daily news magazine
editor Fabio Bonacina

27236 news from 8/3/2003

Il problema riguarda “Quipay”, servizio di Citypostepayment. Sull’argomento, Poste italiane annuncia azioni legali

Il problema riguarda “Quipay”
Il problema riguarda “Quipay”

Dopo l’ufficio abusivo individuato a Padova, anche i pagamenti di conto corrente postale possono essere farlocchi? Nella confusione di nomi e servizi innescati dalla liberalizzazione del settore, parrebbe proprio di sì. Almeno a prestar fede a Poste italiane, che sulla questione preannuncia azioni legali.

Il problema -spiegano dall’azienda diretta da Massimo Sarmi- nasce dalla rete di agenzie Citypostepayment, che propone “Quipay”, destinato appunto a far pagare le bollette attraverso il tradizionale sistema. Di recente questo supporto è stato esteso ad alcuni punti vendita della catena Conad, situati in Abruzzo.

Si precisa -prosegue la nota- che tali soggetti “operano in assenza di qualsiasi accordo ed autorizzazione da parte di Poste italiane e che la quietanza rilasciata ai versanti non può in alcun modo ritenersi liberatoria, essendo la liberazione dal debito, in questi casi, totalmente subordinata al successivo accredito delle somme al beneficiario ed alla riconciliazione dei singoli pagamenti da parte di quest’ultimo”. In sostanza, il passaggio in più, cioè il pagamento di Citypostepayment al creditore, non avviene in automatico.

Il saldo può essere effettuato “esclusivamente” sui canali fisici e virtuali di Poste italiane e presso gli interlocutori da questa autorizzati; solo in tali i casi il possesso della ricevuta è per il versante, ai sensi di legge, totalmente liberatorio del debito.

Altro è il discorso avviato tramite banche, Sisal, Lottomatica: sono realtà che hanno stipulato accordi diretti con singoli fatturatori come Enel e Telecom. In detti frangenti, non si tratta del pagamento di bollettini di ccp, ma di un processo di incasso per conto terzi, attuato in virtù di specifiche convenzioni.




Copyright © 2024 - 2003 Vaccari srl
tutti i diritti riservati
realizzato a partire dal mese di marzo 2003
registrazione Tribunale di Modena n.1854 del 4 dicembre 2007
direttore responsabile Fabio Bonacina
responsabile editoriale Valeria Vaccari
redazione e ufficio stampa Claudia Zanetti
Vaccari srl - Via M. Buonarroti, 46
41058 Vignola (MO) - Italy
Tel (+39) 059.77.12.51 - (+39) 059.76.41.06
Fax (+39) 059.760157
Cap.Soc. euro 100.000 i.v.
Registro delle Imprese di Modena n. 01917080366
P.IVA IT-01917080366
Il programma per la gestione di Vaccari news è stato appositamente creato e reso funzionante da fabioferrero.it.
Tutto il contenuto di questo sito, incluse le pagine html e le immagini, è protetto da copyright. In caso di pubblicazione e/o riferimenti si prega di citare sempre la fonte e di avvisare la redazione: info@vaccari.it
Vaccari srl non si ritiene responsabile di eventuali errori di collegamento nei link proposti, che vengono verificati solo all'atto dell'inserimento. Sarà gradita la comunicazione di eventuali cambiamenti per poter aggiornare i dati.