“Un lungo e meticoloso lavoro di restauro conservativo della facciata che ne ha riportato alla luce l’originaria maestosità e bellezza”. È così che da Poste italiane sottolineano la fine dei lavori esterni riguardanti uno dei riferimenti monumentali che l’operatore impiega nella capitale, quello in piazza Bologna 39, progettato da Mario Ridolfi e inaugurato il 28 ottobre 1935. È il Roma Nomentano.
L’obiettivo primario -ha sottolineato a “Tgposte” per l’immobiliare interna Roberto D’Andrea- consisteva nel “ripulire e restituire alla facciata l’aspetto originario. In particolare, è stato ripristinato il colore e l’aspetto del travertino che ricopre la pelle dell’edificio. Va detto che la facciata dell’edificio si contraddistingue per la sua continuità, quindi questo intervento di ripulitura è stato molto significativo, effettuato con getti d’acqua in pressione, per poi passare ad una serie di interventi di micro demolizione e ricostruzione delle parti più ammalorate, cercando di ricostruire l’insieme quanto più vicino a quello originale, pur lasciando delle tracce del degrado, perché fosse in parte visibile e potesse dunque rappresentare l’inevitabile trascorrere del tempo e anche la storicità del fabbricato”.
A oggi, oltre alla sportelleria e alla sede della filiale, l’immobile accoglie l’Archivio storico dell’azienda.