Curiosamente, utilizzando la lingua di Honoré de Balzac, i capitoli riguardanti l’Africa non francofona appartengono soprattutto alla seconda parte dell’alfabeto. Così, dopo il volume che arriva al Ghana articolato in 648 pagine, è giunto quello che completa il repertorio, ma che di pagine ne ha richieste ben 1.080. Con immagini quasi sempre a colori, testi scritti in francese, valutazioni nella moneta comune.
Considerando solo gli Stati ancora esistenti, ecco listati puntualmente: Guinea-Bissau, Guinea Equatoriale, Kenya, Lesotho, Liberia, Libia, Malawi, Mauritius, Mozambico, Namibia, Nigeria, Ruanda, Sant’Elena, São Tomé e Príncipe, Seychelles, Sierra Leone, Somalia, Sudan (il Sud Sudan non è stato inserito ancora), Swaziland, Tanzania, Tristan da Cunha, Uganda, Zambia ed infine Zimbabwe.
Cui, ma è ovvio, si aggiungono le realtà non più attive, fra le quali Biafra, Ifni, Natal, Orange, Somalia Italiana, Togo Tedesco.
Nel Bel Paese il volume è venduto a 59,50 euro.