Bulgaria e Romania? Secondo certe “vulgate”, sembrerebbero due Paesi poco collezionati in Italia, ma forse il luogo comune è da rivedere. Non si spiegherebbe, altrimenti, la continuità biennale che l’Unificato garantisce al proprio catalogo di riferimento, adesso giunto alla terza edizione.
Uscito di recente con i millesimi 2019/2020, in 312 pagine aggiorna i filatelisti interessati su tutte le produzioni, dagli albori (risalenti rispettivamente al 1879 e al 1858) e fino al 2018. Naturalmente, sono compresi i territori correlati, come Rumelia Orientale e Transilvania.
Anche in questo caso -precisano dalla sede della casa editrice- “il lavoro di revisione si è concentrato sulle prime emissioni, sui dati relativi alle tirature, sulle quotazioni degli ultimi periodi, in genere ricercati e di non facile reperimento”. Quanto alle valutazioni economiche, espresse nella moneta comune, per le produzioni di Sofia vi sono poche variazioni di rilievo, ovvero alcuni aumenti per tasse ed occupazioni, così come per le novità. Più articolato è il discorso inerente a Bucarest. Risulta “sicuramente positivo l’andamento dei primi periodi fino al 1920”, così come quello di certi servizi. “Molto bene” gli ultimi anni: si segnalano aumenti consistenti per determinate serie e per parecchi tra i foglietti più recenti, dovuti alle tirature assai contenute.
Come il resto della linea, il mercuriale è scritto in italiano ed offre immagini a colori. Il prezzo di copertina ammonta a 37,00 euro.