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editor Fabio Bonacina

27255 news from 8/3/2003

Su 40.261 enti del volontariato ammessi, a rappresentare il settore rimane soltanto l’Istituto di Prato

Anche per il 2010 è possibile destinare il cinque per mille
Anche per il 2010 è possibile destinare il cinque per mille

Gli elenchi, ormai, possono essere considerati definitivi: e su 40.261 enti del volontariato autocandidatisi, solo l’Istituto di studi storici postali rappresenta la categoria che guarda al settore postale e a quello filatelico.

Sparito anche l’ultimo sodalizio dei collezionisti presente l’anno scorso, il Circolo filatelico numismatico piacentino. Evidentemente, è troppo il lavoro amministrativo necessario, di fronte ad un contributo che dipende sì dalle scelte dei contribuenti, ma che è subordinato pure alle tempistiche con cui lo Stato riconosce e accredita la somma fissata al beneficiario.

L’Issp è soggetto destinatario del cinque per mille da quattro anni. “La somma ricevuta per l’anno 2006 -spiegano dalla realtà pratese- è stata impiegata per mettere a disposizione gratuita di tutti gli interessati, attraverso il sito istituzionale, la scansione di tre riviste specializzate: «Rassegna delle poste, dei telegrafi e dei telefoni» (uscita nel periodo 1929-1939), «Rassegna delle poste e delle telecomunicazioni» (1940-1941), «Poste e telecomunicazioni» (1942-1943)”.

Con il contributo relativo al 2007 -solo di recente liquidato- “si è continuato su questa linea digitalizzando la «Rivista delle comunicazioni» (1924-1928), testata che ha preceduto la «Rassegna» già in rete. Sarà on-line nel prossimo autunno. Entro la fine dell’anno si conta di aggiungere, con lo stesso metodo, antiche mappe postali e guide di viaggio risalenti ai secoli XVI-XIX, un lavoro che permetterà di consultare senza spese edizioni rare, difficilmente reperibili nelle biblioteche”.

Per destinare il cinque per mille all’Istituto è sufficiente scrivere il codice fiscale dello stesso, ossia 01.877.640.480, nell’apposita casella della denuncia fiscale (modelli “Cud”, “730” o “Unico”); è la prima a sinistra in alto, quella con la dicitura “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute”. Infine, occorre aggiungere la propria firma.

Il sostegno può essere destinato, in alternativa, agli enti di volontariato, a quelli attivi nella ricerca scientifica e nell’università, nella ricerca sanitaria, alle attività sociali svolte dal comune di residenza o alle associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal Coni. Come con l’otto per mille, non comporta alcun aggravio per il contribuente.




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