Sono all’incirca cinquemila le lettere del fondo intitolato ad Alessandro Manzoni che oggi alle 15 saranno coprotagoniste di “Manzoni online: carte, libri, edizioni, strumenti”. Verrà presentato a Milano presso la Biblioteca nazionale braidense, attesi i ministri per i Beni e le attività culturali Alberto Bonisoli e dell’Istruzione, dell’università e della ricerca Marco Bussetti.
Grazie al progetto finanziato dal Miur e frutto della collaborazione tra la sede ospite e le Università statale di Milano, Bologna, Losanna, Pavia e Parma, “nasce uno spazio virtuale per studiosi e appassionati dedicato all’opera dell’autore”, viene annunciato. È un portale web innovativo e multifunzionale da cui accedere alle informazioni e ai dati essenziali, accogliendo un corpus attualmente diviso (e in parte inesplorato) tra la stessa struttura braidense, la casa di Milano e la villa di Brusuglio (frazione di Cormano, Milano). Accoglie la riproduzione integrale di tutti i manoscritti, delle stampe curate dal personaggio e perfino delle postille ai libri della sua biblioteca.
L’iniziativa risponde ad esigenze scientifiche, senza trascurare la necessità di tutelare e conservare il grande patrimonio cartaceo, permettendo un accesso diretto ai materiali. Le schedature scientifiche mostrano inoltre lo stato della ricerca filologico-letteraria, linguistica e culturale, dando conto degli avanzamenti progressivi in ogni settore, in modo da costituire un luogo di riferimento e di raccordo per i ricercatori di tutto il mondo.
Ad esempio, sarà possibile accedere al catalogo completo (della biblioteca personale compreso) con schede per ciascun documento, nonché alla trascrizione delle postille a testi letterari, storici, filosofici, giuridici; disporre della riproduzione digitale integrale; costituire la prima, completa bibliografia manzoniana aggiornata e costantemente implementabile; consultare l’edizione in formato digitale dei suoi lavori principali.
Si propone “come modello per la valorizzazione di altri patrimoni documentari di autori nazionali e internazionali, per i quali manca qualsiasi protocollo condiviso, nonostante sempre più urgente appaia oggi la richiesta di collaborazione tra saperi umanistici e tecnologici”.
Aggiornamento del 22 ottobre 2019: il portale sarà consultabile dal febbraio 2020.