Già le foto dicono molto: l’inaugurazione senza troppi formalismi (altro dettaglio: la donna che si vede non ha il velo), mentre la mostra si sviluppa sui tavoli e sulle piastrelle che corrono lungo le pareti.
Siamo a Baghdad, dove la Società irachena di filatelia e numismatica ha festeggiato i sessant’anni di attività. Giro di boa sottolineato anche con due francobolli, nominali da 250 e 500 dinari, usciti il 25 novembre. E tutto questo nonostante il clima ancora difficile che caratterizza la città e, più in generale, il Paese.
Ma il gioco, evidentemente, valeva la candela: tale sodalizio è considerato uno dei più longevi fra quelli ancora attivi nel mondo arabo.
La rassegna è stata organizzata alla fine del mese di novembre nella capitale presso il centro culturale di via Al Moutanabbi e aperta dal prefetto. Secondo quanto ha detto il segretario, Saad Aziz Syhood, l’insicurezza generale e l’assenza di sostegni economici creano difficoltà anche al circolo, che si riunisce settimanalmente contando su duemila iscritti. Fino al 2003 era presieduto da Simon Sam’an, ucciso l’anno scorso. Nel frattempo è diretto da un comitato provvisorio, attendendo le nuove elezioni.