“La Commissione Europea ha chiuso la sua indagine preliminare per valutare se le misure adottate a vantaggio di Alitalia costituiscano aiuto di Stato”. E l’esito è risultato in favore di Roma. È la nota diffusa oggi da Bruxelles che, nell’ottobre del 2013, davanti alla decisione di Poste italiane di contribuire all’aumento di capitale in Alitalia con un primo assegno da 75 milioni di euro (alla fine, si sarebbe arrivati a 150), ricevette due denunce formali. Per questo avviò il relativo procedimento, cominciando a chiedere documenti ed a studiare la situazione. Secondo gli specialisti, la società allora diretta da Massimo Sarmi sembrò agire come una normale azienda privata avrebbe potuto fare, quindi senza alcun privilegio. Era solo un parere preliminare, due mesi fa fatto avere ai ricorrenti per le loro osservazioni. Non avendo questi reagito nei limiti di tempo previsti, le contestazioni sono state considerate come ritirate.
Con Alitalia non era aiuto di Stato
06 Feb 2015 20:45 - FROM ABROAD
La decisione comunicata oggi dalla Commissione Europea. Sull’argomento aveva ricevuto due denunce, avviando così la procedura