Tempo di scadenze annuali, e tempo di code in posta. Una volta, certo, erano più lunghe, ma ora, essendo diminuita la richiesta, è diminuita pura l’offerta di sportelli operativi, e quindi la fila rimane.
In tale contesto, si fa notare Prendoposta. Secondo un’indagine dell’Istat -dicono dalla ditta, che ha sede a Manziana (Roma)- “gli italiani passano in media quattrocento ore l’anno in coda: code negli uffici della pubblica amministrazione, in banca, alle poste, in autostrada, ai semafori”. Da qui l’obiettivo che l’impresa si è data: risolvere alcune di dette situazioni. Tramite la sua piattaforma, “l’utente non è più costretto a recarsi personalmente alla posta o all’azienda privata di recapiti, né dall’avvocato o dal commercialista per risolvere eventuali problemi. È infatti risaputo che le raccomandate raramente recano buone notizie: di solito sono comunicazioni condominiali, multe, tasse o avvisi di pagamento”.
Via internet, mette in contatto il destinatario con gli addetti che hanno il compito di ritirare il plico e consegnarlo presso il punto di ritiro (il giornalaio, il tabaccaio, la cartoleria, la libreria o il bar sotto casa) da lui scelto tra quelli convenzionati.
E per chi si trova all’estero è possibile deviare le proprie raccomandate presso un professionista, avvocato, commercialista o prestatore di servizi e consultare il contenuto dal proprio pc o dallo smartphone. Nel caso fosse necessario, si può chiedere consulenza legale, fiscale e tecnica on-line ad uno specialista. Naturalmente, se si è soddisfatti della risposta, si potrà decidere di affidargli la soluzione del problema.