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editor Fabio Bonacina

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È stata fissata dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e comporta nove domande, volte ad acquisire osservazioni e contributi

Costo netto del servizio postale universale 2020 e 2021, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha avviato una consultazione pubblica, composta da nove domande, cui gli interessati possono rispondere entro il 5 febbraio.

Da parte sua, Poste italiane l’ha quantificato rispettivamente pari a 1.426 e 1.397 milioni di euro; ora tali valori devono essere verificati dal Garante. Sapendo che l’azienda, ogni dodici mesi, riceve dallo Stato 262,4 milioni e un massimo di altri 89 potrebbe essere ottenuto dai concorrenti tramite il previsto fondo di compensazione.

L’operatore ha chiesto di controllare l’onere avvalendosi del cosiddetto “perimetro allargato”, utilizzando come base di calcolo tutte le attività interne (ovvero anche quelle postali non universali, i servizi finanziari e assicurativi, le altre prestazioni).

Il calcolo del costo netto è basato, in continuità con gli anni precedenti, sulla metodologia del “profitability cost approach”, cioè come differenza tra il risultato d’esercizio effettivamente registrato dell’operatore (è lo “scenario fattuale”) e quello che lo stesso avrebbe conseguito nell’ipotesi in cui non fosse stato soggetto agli obblighi del servizio universale (“scenario controfattuale”).

Però, Agcom ritiene necessario concentrare la verifica, oltre che sugli elementi forniti da Poste, “altresì sulle nuove assunzioni inerenti sia alla metodologia sia ai differenti dati e agli eventuali effetti sull’importo compensabile”. Da qui l’esigenza di acquisire osservazioni e contributi da parte di tutti i soggetti interessati.

Dai documenti, incidentalmente, emerge un dettaglio da tenere presente: “La tendenza irreversibile verso la digitalizzazione -annota Agcom- costituisce in prospettiva una delle ragioni per le quali si renderà necessaria una razionalizzazione della rete degli uffici postali”.

Il processo di valutazione dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni come esemplificato dalla stessa Agcom (“Su”: servizio universale; “Fsu”: fornitore del servizio universale, cioè Poste italiane; “Nfsu”: il medesimo soggetto in assenza di obblighi di servizio universale)
Il processo di valutazione dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni come esemplificato dalla stessa Agcom (“Su”: servizio universale; “Fsu”: fornitore del servizio universale, cioè Poste italiane; “Nfsu”: il medesimo soggetto in assenza di obblighi di servizio universale)



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