Per il centocinquantesimo anniversario della meritoria Croce rossa italiana -era il 4 giugno 2014- venne emesso un francobollo da 70 centesimi, che peraltro si aggiungeva a diversi tributi precedenti. C’era davvero il bisogno di ripetersi a soli dieci anni di distanza, oltretutto con una congiunta che oggi coinvolge San Marino, Vaticano e Smom? E imponendo il “silenzio stampa” a tutti gli interlocutori fino alla giornata odierna? In tanti se lo stanno chiedendo.
Proposto nella serie “Il senso civico”, è un “B” da 1,25 euro che consente di affrancare una cartolina o una lettera ordinaria nei venti grammi in regime domestico.
Dovuto a Tiziana Trinca, raffigura alcuni addetti dell’organizzazione impegnati nei soccorsi dopo il crollo -il 14 agosto 2018- del ponte “Riccardo Morandi” a Genova. Non manca il logo definito per il giro di boa. Il foglio contiene quattro esemplari uguali e una bandella collocata a sinistra. Questa raffigura alcune torce, a simboleggiare l’unione e la solidarietà; richiamano la storica fiaccolata che si svolge ogni anno nel Mantovano tra Solferino e Castiglione delle Stiviere. Il taglio è stato stampato in seicentomila unità gommate.
L’annullo del primo giorno si trova all’ufficio postale Roma Vr, in piazza San Silvestro 19.
“Ovunque per chiunque”
Il tributo -annota nel bollettino il presidente della Cri, Rosario Maria Gianluca Valastro- “celebra la storia ma soprattutto il patrimonio più importante della Croce rossa italiana in questi suoi centosessanta anni di storia: le sue volontarie e i suoi volontari”. In milioni si sono avvicendati, “donando il loro tempo, le loro competenze e la loro empatia mettendoli al servizio del più grande movimento umanitario mondiale”. L’omaggio “rappresenta un momento di riflessione e testimonia il legame indissolubile” tra la protagonista e le istituzioni. Al centro, “un’azione umanitaria resa sempre in favore delle persone più vulnerabili secondo il motto: ovunque per chiunque” (continua).