Il ritratto ed una serie di elementi (il dettaglio di una versione di camera proporzionale a multifili e, sullo sfondo, le traiettorie delle particelle, suo oggetto di analisi) per ricordare il fisico Georges Charpak. È il francobollo che Parigi dedica all’uomo, vissuto tra 1924 ed il 2010. Da 0,70 euro, il dentello debutterà oggi in prevendita, per raggiungere la rete il 29 febbraio. È dovuto a Florence Gendre (per il soggetto) ed a Pierre Albuisson (per l’incisione).
Nato in Polonia, il protagonista giunge in Francia ad otto anni. Durante la Seconda guerra mondiale opera nella Resistenza con il nome di Jacques Charpentier; viene arrestato nel 1943 e finisce a Dachau. Sopravvive e prosegue con gli studi: nel 1948 entra come ricercatore nel laboratorio di fisica nucleare diretto da Frédéric Joliot-Curie. Sette anni dopo ottiene il dottorato e si specializza nella struttura della materia. Con il 1959 accede in quella che ora viene chiamata Organizzazione europea per la ricerca nucleare, dove rimane fino al 1991; a ruota, arriva il Nobel. Nel frattempo, insegna all’École supérieure de physique et de chimie industrielles, è eletto membro dell’Académie des sciences, si impegna nel rinnovare l’approccio del settore con i giovanissimi.