Il bicentenario dei cavallini, foriero di un francobollo emesso il 25 gennaio scorso, ha dato l’opportunità a Francesco Aragno, che già aveva illustrato l’argomento a Torino durante la cerimonia di presentazione della carta valore, di approfondirlo sul nuovo numero di “Storie di posta”, il diciannovesimo (112 pagine “A4” con immagini a colori, 18,00 euro).
Il contributo apre la parte della rivista che l’Accademia italiana di filatelia e storia postale destina agli articoli; s’intitola “Un corso molto particolare”: parte dalle regie patenti sabaude del 19 settembre 1772 arrivando agli ultimi decenni e all’abbandono del monopolio pubblico. Dal contenuto d’antan è pure l’articolo di Franco Filanci, dedicato alle cartevalori di servizio risalenti al 1875. Danilo Bogoni ha voluto ricordare il collezionista (fu anche al vertice della Federazione fra le società filateliche italiane) Beppe Ermentini, nato un secolo fa. Grazie a Giorgio Migliavacca, viene ripresa la questione delle vendite all’asta delle rimanenze, operazione di cui, a fine 2018 e senza considerare il fallimento di mezzo secolo fa, è stata incaricata Poste italiane. Un altro ritratto, quello di Giulio Cesare Bonasi, è proposto da Emilio Simonazzi. Chiude il semestrale Lorenzo Carra, che si è concentrato sulle affrancature posteriori.
La testata, naturalmente, si completa con le rubriche di opinioni, notizie spicciole, segnalazioni.