Non solo la Slovacchia (news precedente). Pure l’Italia si sofferma sul collezionismo. Varando -il 6 dicembre- la serie dedicata alla “Giornata della filatelia”. E confermando la scelta introdotta tre anni fa, quando si abbandonò l’approccio più o meno simbolico per raccontare una piccola storia organizzata in cinque francobolli. Se il 12 ottobre 2012 si spiegò come nasce una carta valore, il 18 ottobre 2013 ci si è concentrati sui principali approcci seguiti dagli appassionati. Questa volta, il filo conduttore è più postale: narra -grazie alla mano di Gaetano Ieluzzo- il viaggio della lettera, dalla scrivania del mittente alla cassetta, dalla ripartizione (nel caso specifico, manuale) alla consegna ed all’apertura del plico da parte del destinatario. Un percorso già affrontato ad altre latitudini (come non ricordare, ad esempio, i dieci tagli firmati dagli Stati Uniti il 30 aprile 1973?); ora è caratterizzato, in quattro vignette su cinque, da un dentello che ricorda il 60 centesimi tricolore, emesso in foglietto il 7 gennaio 2011.
Restano i quesiti. Come mai, per la terza volta consecutiva, nel programma si parla di un solo esemplare ma questo, all’improvviso, quintuplica? Non sarebbe opportuno ripensare la manifestazione, oggi lasciata all’iniziativa locale, che si intenderebbe promuovere?
Quanto agli aspetti tecnici, la carta è gommata ed i fogli sono da cinquanta, ossia raccolgono dieci strisce; la tiratura conta ottocentomila duplicati per soggetto, mentre i nominali risultano da 0,80 euro. Il bollettino illustrativo porta la firma della responsabile per la filatelia di Poste italiane, Marisa Giannini; l’annullo fdc sarà impiegato al negozio di Roma, ubicato in piazza San Silvestro 20, che l’operatore dedica al settore.