Pensare che il suo avo, Detalmo Savorgnàn di Brazzà, rimasto sconosciuto fino a pochissimi anni fa, sarebbe stato l’ideatore del primo modello di affrancatura meccanica realmente utilizzato per posta. Lasciando, quindi, all’Italia il primato dell’invenzione.
Per questo, dopo aver organizzato la propria assemblea nazionale a San Daniele del Friuli (Udine), l’Associazione italiana collezionisti di affrancature meccaniche ha voluto conoscere l’erede. È Roberto Pirzio Biroli; insieme al fratello Corrado rappresenta il pronipote dell’inventore.
L’inconsueto incontro si è svolto nell’ex chiesa della Fratta, dove sotto teca sono finite diciotto collezioni meccanofile. Puntualmente esaminate con il rappresentante di tale vivace famiglia.
Un secondo antenato, l’esploratore Pietro, fratello di Detalmo, è citato in un francobollo italiano uscito il 14 settembre 2005, ma è presente in diverse cartevalori africane, ad esempio nella serie di Gabon emessa il 17 febbraio 1930 come segnatasse, in quella di posta ordinaria del 26 settembre 1932 e nel commemorativo per il centenario dalla fondazione di Franceville, datato 30 giugno 1980.
La “due giorni” friulana ha permesso, inoltre, di rinnovare il vertice dell’Aicam. Se il presidente Paolo Padova e il segretario Manlio De Min sono stati confermati, il resto del consiglio direttivo ha visto avvicendarsi tre membri su cinque. Ora è composto da Fabio Bonacina, Gianantonio Gloder, Michele Passoni, Gian Carlo Rota ed Achille Vanara.
Paolo Padova ha voluto ricordare il lavoro assicurato fin dal 1982 dalla “vera anima dell’Aicam, Nino Barberis. Senza il suo formidabile apporto di competenza, tempo e impegno, ben difficilmente saremmo arrivati a questo livello”.