Ci sarà anche l’annullo speciale, oggi, a suggellare la presentazione a Modena del Museo della figurina, ora ospitato a palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103. Con domani apre ai visitatori: da martedì a venerdì negli orari 10.30-13 e 15-18; sabato, domenica e festivi 10.30-18 (ingresso gratuito).
Nato dalla passione collezionistica di Giuseppe Panini, fondatore delle omonime edizioni e ideatore del rinnovamento del settore, conserva centinaia di migliaia di piccole stampe provenienti da tutto il mondo, vicini alla figurina per tecnica o funzione. Nel 1992 Giuseppe Panini decise, in accordo con l’azienda e il Comune di Modena, di donare la raccolta, divenuta una delle più importanti del mondo, alla sua città.
Il pubblico –promettono gli organizzatori- “troverà un inedito punto di vista sulla storia e il costume degli ultimi 150 anni”, narrato attraverso questi sorprendenti oggetti del desiderio. Partendo dalla tecnica della cromolitografia e dalla sua storia legata alla pubblicità e a nomi di grandi e piccole ditte che diffusero la figurina nel mondo (come la Liebig), si scopriranno altri materiali ugualmente interessanti, ad esempio le cigarette card, le fascette da sigari e gli album d’epoca. Senza dimenticare gli erinnofili.
L’infinità di soggetti possibili ha condotto alla svolta operata dai fratelli Panini, rappresentata dall’ormai mitico album dei calciatori del campionato 1961-1962. A partire dagli anni Sessanta, la figurina ha convertito il suo status di dipendenza dai prodotti commerciali, fino a diventare medium autonomo.
L’allestimento prevede, inoltre, uno spazio dedicato a mostre temporanee tematiche, un laboratorio per le attività didattiche, una zona multimediale, una piccola biblioteca specializzata e un’area adibita alla consultazione, su richiesta, del molteplice materiale custodito.