Occhio ai nuovi moduli per presentare le raccomandate (il codice resta “22R”) o le assicurate (“22A”) agli sportelli di Poste italiane abilitati. Sapendo che l’obiettivo, sia pure graduale, è sostituirli in tutti gli uffici. Il formato è differente, ma l’elemento più significativo è la mancanza della copia, questo perché l’azienda punta a smaterializzare i documenti ed anche per tale incombenza procede, nel momento in cui l’addetto allo sportello ritira il plico, a registrare elettronicamente la prova d’invio al fine di una sua conservazione digitale presso Postel. Il codice della singola spedizione è in chiaro e ripetuto in linguaggio macchina su due etichette (non più una): il primo è espresso anche attraverso le abituali barre e va applicato sull’invio; il secondo aggiunge la versione 2Dcomm, graficamente simile a quella per i prioritari: serve, nel caso il mittente chieda l’avviso di ricevimento (pure questo, il “23I/0”, adattato al sistema), a tracciarlo. È possibile impiegare la nuova modulistica anche in uffici non ancora attrezzati; in questo caso, l’accettazione sarà manuale previa fotocopiatura del formulario stesso. Nessun problema nemmeno per il frangente contrario, ovvero quando il cliente si presenta con il vecchio stampato in uno sportello che ormai accetta il nuovo, o magari sottopone un modello nuovo e uno vecchio (continua).
Digitale/2 Ricevute verso la smaterializzazione
15 Giu 2019 10:29 - NEWS FROM ITALY
In Poste italiane cambiano i modelli per raccomandate ed assicurate: di cartaceo resta solo la copia destinata al cliente. Adeguato anche l’avviso di ricevimento
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