Settimana intensa, la prossima. Se il 15 dicembre verrà firmato il contratto di programma tra ministero allo Sviluppo economico e Poste italiane, a ruota dovrebbe tenersi la seduta della Consulta per l’emissione di cartevalori postali e la filatelia. Con la sorpresa: il suo deciso ridimensionamento a completo scapito del mondo collezionistico. Almeno stando alla lista che “Vaccari news” ha potuto vedere pochi minuti fa.
Via il responsabile per la filatelia di Poste italiane, ma via anche tutto il gruppo che fa capo alla Federazione fra le società filateliche italiane e via il presidente dell’Unione stampa filatelica italiana. Resta (però non più come componente fisso) quello dell’Associazione filatelisti italiani professionisti.
Se il precedente elenco era costituito da dodici membri di diritto e venti esperti, ora sono rispettivamente sei e dieci. Nella prima categoria vi figurano il capo di gabinetto o un suo delegato, il direttore (o dirigente) generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali, il presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali, il direttore generale della direzione VI del dipartimento del tesoro al ministero dell’Economia e delle finanze, il presidente o l’amministratore delegato di Poste italiane spa, il presidente o l’amministratore delegato dell’Istituto poligrafico e zecca dello stato spa.
Nella seconda sezione, ecco coloro che sono qualificati come esperti, quindi, indipendentemente da eventuali cariche. Risultano Carlo Blasi, Alberto Bolaffi, Giuseppe Di Taranto, Francesco Gui, Maria Latella, Gianni Letta, Stefano Morandi, Andrea Mulinacci, Giuseppe Prioreschi, Alessandro Zuccari.
A presiedere la commissione, il ministro allo Sviluppo economico o un suo delegato.
Aggiornamento del 16 dicembre 2015: il responsabile per la filatelia di Poste italiane è stato integrato.