“Ci speravo, tutti i filatelisti speravano in questa definitiva soluzione che, grazie anche all’interessamento del senatore Carlo Giovanardi, ha portato tranquillità nell’ambiente”.
Così, a botta calda, si esprime il presidente della società Vaccari, Paolo Vaccari. Si riferisce al testo, proveniente dal ministero per i Beni e le attività culturali (Mibac) riguardante i documenti indirizzati a strutture pubbliche oggi nelle collezioni degli appassionati e sintetizzato nella news precedente.
“Le sovraccoperte e le buste che circolano -prosegue l’esperto- non sono state rinvenute in questi ultimi anni ma, perlomeno, dalla fine del 1928 o dagli inizi del 1929, quando divenne operativo il decreto-legge 2034, convertito in legge nella seduta del Senato del Regno il 12 dicembre 1928. Lo prova quanto ho presentato durante un incontro al Mibac il 12 giugno scorso. Vi era, fra l’altro, una lettera d’epoca della Croce rossa italiana, che dava la disponibilità a ritirare tutto il materiale cartaceo -definito di scarto- ceduto dagli Enti pubblici per aiutarla”.
“Se, come spero, non ci saranno altre complicazioni burocratiche e, fatte salve quelle testimonianze ritenute di rilevante interesse storico, o su cui gravano, da anni, denunce di furto o sottrazione, direi che la filatelia storico-postale si onora di ringraziare il ministro Lorenzo Ornaghi e chi, nello stesso dicastero, ha collaborato per giungere a tale conclusione. Non dimenticando certamente Carlo Giovanardi, che ne è stato il promotore. Proprio il senatore, nell’ultimo numero di «Vaccari magazine», ha trattato l’argomento, così da comprendere meglio tale l’attività della Croce rossa ed a collocarla nel tempo”.