Cinque giorni fa lo strano francobollo che cita -senza visualizzarla ma utilizzando un documento- la prima donna italiana nominata ministro. Il momento storico risale al 1976 e riguarda Tina Anselmi.
Ben più avanti la Francia, che ieri in prevendita ed oggi in distribuzione generale ha messo sul mercato un omaggio all’esperienza governativa del Fronte popolare, risalente al 1936, esperienza che si chiuse nel 1938 e già venne citata nel 2,20 franchi dell’1 febbraio 1986.
Allora ben tre signore furono nominate dal presidente del Consiglio, Léon Blum, come sottosegretari ad altrettanti settori. Un risultato significativo, tenendo presente che la componente femminile della società non poteva votare né tantomeno era eleggibile. Furono coinvolte la radicale Cécile Brunschvicg (raggiunse il dicastero dell’Educazione nazionale), la filo comunista Irène Joliot-Curie (Ricerca scientifica) e la socialista Suzanne Lacore (Protezione dell’infanzia). I loro visi figurano nella nuova carta valore da 70 centesimi, dovuta ad Ernest Pignon-Ernest per il disegno e ad Antoine Carolus per l’impaginazione.