Le mucche, il cioccolato, gli orologi. Forse, però, le icone in formato dentello che l’immaginario collettivo associa alla Svizzera mancano di un elemento. O, almeno, mancavano, perché la serie per i coltellini tascabili è uscita oggi.
Due i tagli, che richiamano alla memoria la più grande fabbrica specializzata d’Europa, la Victorinox, proponendo una versione delle origini (presente sul francobollo da 1,00 franco) e una attuale (esemplare da 1,30).
Dietro a quella che oggi conta 920 dipendenti e risulta l’azienda più grande del canton Svitto c’è la storia di Karl Elsener, che nel 1880 cominciò a pensare di rifornire i soldati elvetici di un coltello adatto alle loro esigenze. Nacque così l’azienda, il cui nome attuale è composto da due parole: Victoria (riferimento alla madre dell’imprenditore) e inox (richiamo all’acciaio inossidabile). Dalla società, che ha sede ad Ibach, ogni giorno escono 25mila coltellini svizzeri in cento modelli diversi nonché altri 30mila utensili tascabili in duecento versioni.