Il “decreto salva Italia”, come l’ha battezzato il presidente del Consiglio Mario Monti, non è condiviso da tutti, e fioccano le proteste, alcune delle quali con un richiamo postale certamente da condannare: le buste di minacce contenenti proiettili.
Nel frattempo, il Governo, sia pure con modificazioni al testo originale, ha incassato il via libera dalla Camera e oggi il provvedimento arriverà alle commissioni del Senato, per essere sottoposto all’Aula probabilmente da mercoledì 21 dicembre.
A contestare le misure introdotte, ora tocca anche ai dipendenti di Poste italiane e delle altre società appartenenti al gruppo. L’agitazione è stata firmata da Slp-Cisl, Slc-Cgil, Uil poste, Failp-Cisal, Confsal comunicazioni, Ugl comunicazioni. Le sei principali sigle sindacali, infatti, hanno indetto uno sciopero per le ultime tre ore di ogni turno odierno.
Nel frattempo, il Napoli Centro, in piazza Matteotti 2, ospiterà alle ore 11 presso l’emeroteca la presentazione del libro: “La moneta della discordia”. Il saggio è stato scritto dal sociologo politico Giovanni Moro, figlio dello statista assassinato Aldo, in collaborazione con Lucia Mazzuca e Roberto Ranucci. Edito da Cooper, “non vuole essere -viene anticipato- un’escursione economica sull’euro, ma un’analisi di scottante attualità sulla moneta unica”. L’incontro è promosso da Consumers’ forum.