L’anno scorso il percorso dedicato all’acqua non era stato valorizzato così, ma ora, per la “Fête du timbre” che in questo fine settimana coinvolgerà 107 città e cittadine francesi all’insegna dello slogan “Proteggiamo la terra”, le cose sono state fatte alla grande.
Quattro le emissioni in prevendita tra oggi e domani e in distribuzione generale da lunedì. Tre delle quali significative dal punto di vista tecnico.
La prima, la più semplice, è costituita da un 58 centesimi con l’attuale Marianna, quella disegnata da Yves Beaujard, che propone il filo conduttore scelto per la manifestazione, ossia la necessità di preservare il suolo.
Già elaborata è la seconda, il foglietto contenente un 2,00 euro dedicato alla fragola e che cita un dipinto di Alfred Riocreux. Il frutto è presente nella carta valore, nel bordo e addirittura dietro, riprendendo -ma con altri fini- l’idea sperimentata il 13 giugno scorso con l’omaggio calcistico per “South Africa 2010”. È pure profumata, naturalmente in coerenza con il soggetto.
Il salto di qualità è dato dal carnet, che contiene dodici francobolli autoadesivi -per una lettera prioritaria destinata all’interno pesante fino a venti grammi- e in vendita a 6,96 euro. Dodici artisti (Henri Galeron, Corinne Salvi, Christelle Guénot, Jeanne Elizabeth Maupin, Henri Galeron, Jacqueline Duhême, Corinne Salvi, Catherine Dubreuil, Martin Jarrie, Henri Galeron, Nicolas Vial ed Emmanuelle Houdart) hanno sintetizzato cosa per loro la terra rappresenti ed evochi o perché sia causa di preoccupazione. La custodia che protegge le cartevalori è in cartoncino kraft certificato Pefc (Programme for the endorsement of forest certification schemes) mentre gli esemplari sono in carta cotone.
Altri dieci pezzi con il medesimo nominale costituiscono l’ultima voce, questi dalla grafica che ricorda i personalizzati e contenuti in specie di raccoglitori commercializzati a 9,90 euro. Offrono altrettanti fiori utili all’ecosistema e cinque di questi (lavanda, camomilla per i tintori, papavero, buddleia e basilico) sono associati ai rispettivi semi, essi stessi presenti dal vero nell’insieme. Un po’ come hanno fatto i Paesi Bassi l’1 maggio 2007. Il tutto viene garantito al 100% Fsc (Forest stewardship council): sono stati impiegati carta riciclata, inchiostri vegetali e colla “verde”; persino le pastiglie che proteggono le sementi e il film di protezione sono biodegradabili!