È una macchina dal doppio uso: secondo la necessità, affranca gli invii o annulla i francobolli presenti; per questo l’inchiostro impiegato è di colore rosso.
È la Pitney Bowes che dall’aprile scorso è stata affiancata agli altri strumenti, manuali o meccanici, destinati a timbrare le eventuali cartevalori presenti sulle missive in partenza dal Vaticano e ad indicare luogo e data. Un po’ come è avvenuto tempo fa a San Marino, dove alcune affrancatrici Neopost sono state adattate a bollatrici.
Tornando in piazza San Pietro, i marcofili l’hanno notata solo recentemente perché associata al tradizionale testo augurale “Gloria in excelsis Deo et in terra pax hominibus bonae voluntatis”. Visto il tipo di macchina, è stato necessario montare la targhetta sulla destra, con risultati non esaltanti, in quanto la scritta va a collocarsi proprio sullo spazio destinato al francobollo. Per questo pare che l’iniziativa non avrà repliche.
Intanto, con l’apertura al pubblico dell’ufficio postale mobile, è stato adottato anche in detta sede il manuale auto inchiostrante Colop “Datadec” con il “Cupolone”. Questo l’attuale quadro complessivo: il n°1 (introdotto il 31 maggio 2010) è impiegato alla succursale presso l’arco delle Campane, il n°2 e il n°3 (21 dicembre 2009) alla Posta centrale, il n°4 e il n°5 (31 maggio 2010) alla Guardia svizzera, il n°6 (28 giugno 2010) ai Musei, il n°7 (20 dicembre 2010) all’ufficio mobile.