Per l’integrazione alle quote dei lavoratori stranieri non ci sarà il ricorso alle procedure postali. Aggiornando quanto ipotizzato il 9 agosto dal ministero agli Interni, le nuove norme riguardanti la “Programmazione aggiuntiva dei flussi di ingresso dei lavoratori stagionali extracomunitari nel territorio dello Stato per l’anno 2006” prevedono un percorso più snello. Che, di fatto, utilizza le domande presentate dal 14 marzo scorso e rimaste insoddisfatte. Sono 30mila le persone che verranno ammesse; saranno individuate impiegando “le richieste di nulla osta già presentate dalle associazioni di categoria per conto dei loro iscritti e dai singoli datori di lavoro agli sportelli unici per l’immigrazione”. Cui si aggiungeranno le “richieste che dovessero essere presentate nel corso dell’anno dalle associazioni di categoria per conto dei loro iscritti e dai singoli datori di lavoro”. Il provvedimento è stato adottato “a fronte delle numerose richieste di nulla osta al lavoro stagionale e della necessità di corrispondere al fabbisogno di manodopera nel settore agricolo e turistico-alberghiero”. Riguarda le seguenti categorie: - cittadini stranieri extracomunitari di Serbia, Montenegro, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Bulgaria e Romania; - cittadini stranieri extracomunitari di Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione in materia migratoria: Tunisia, Albania, Marocco, Moldavia ed Egitto; - cittadini stranieri extracomunitari già titolari di permesso di soggiorno per lavoro subordinato stagionale negli anni 2003, 2004 o 2005.
Extracomunitari, le nuove regolarizzazioni non passano dalla posta
13 Set 2006 00:00 - NEWS FROM ITALY