Anche in Francia i falsi hanno rappresentato (e rappresentano, visto che tra le... vittime viene citata l’ordinaria del Bicentenario) un fenomeno con cui fare i conti.
Lo dimostrano i numerosi casi studiati da Geoff Gethin in “Fakes and forgeries of 20th century French postage stamps”, manuale in inglese edito dalla France & Colonies philatelic society (152 pagine a colori, 62,00 euro).
Sotto la lente, le produzioni per frodare sia i collezionisti che la posta, senza dimenticare le creazioni dei servizi segreti, particolarmente attive durante la Seconda guerra mondiale e oltre. Poco nota è una delle sezioni citate che ora, dopo i recenti accordi tra Seul e Pyongyang, torna d’attualità: studia le imitazioni risalenti agli anni Sessanta di francobolli francesi e non, utilizzati per veicolare in Corea del Sud materiale propagandistico a favore dell’unificazione con il Nord.
I forti ingrandimenti delle riproduzioni facilitano il confronto con il materiale autentico.