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editor Fabio Bonacina

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Fino al 15 febbraio il Museo del corso propone ritratti e scene di vita appartenenti alla borghesia nordeuropea del XVII secolo; non manca il richiamo postale

La mostra (qui la locandina) sarà visitabile fino al 15 febbraio
La mostra (qui la locandina) sarà visitabile fino al 15 febbraio

Soltanto un piccolo riferimento postale, il “Ritratto di una coppia” di Wallerand Vaillant (Lille 1623 - Amsterdam 1677). L’olio su tela offre, nelle mani di lui, un foglio più volte piegato, che richiama comunicazioni a distanza, dunque interessi, attività, rapporti lontani.

Testimonia la scelta dei pittori nordici del Seicento di descrivere la vita borghese del periodo, attraverso il lavoro (significativa è un’altra opera dell’allestimento, “Il cambiavalute”, di Rembrandt), la vita casalinga, i ritratti dei ricchi, le risse all’osteria, perché i committenti sono gli stessi borghesi che vengono dipinti. Persino le dimensioni dei quadri sono ridotte, così da agevolarne la commercializzazione e il trasporto.

Soggetti, clienti e formati decisamente lontani da quelli utilizzati dagli artisti che nello stesso periodo, ma nell’Europa mediterranea, preferiscono ritrarre corti reali e temi religiosi, commissionati ancora dalla nobiltà e dalla Chiesa.

È la mostra “Da Rembrandt a Vermeer - Valori civili nella pittura fiamminga e olandese del ‘600”, proposta al Museo del corso (via del Corso 320, Roma) fino al 15 febbraio.

Accanto ai grandi artisti -che fanno da richiamo e di cui vengono offerte poche opere- emergono diversi altri nomi in Italia ancora poco valorizzati, ma che mettono in luce l’ambiente e le sue caratteristiche. Complessivamente, le tele sono 55, provenienti dalla Gemäldegalerie di Berlino. L’allestimento -spiega il presidente della Fondazione Roma, Emmanuele Francesco Maria Emanuele- “vuole offrire ai visitatori un nucleo fortemente rappresentativo di un genere poco visibile nei musei italiani e, perseguendo la filosofia della Fondazione, valorizzare l’arte come strumento di conoscenza e dialogo, capace di impostare un leale ed aperto confronto con le culture degli altri popoli”.

Il tema postale all’epoca di Johannes Vermeer è stato il filo conduttore di due allestimenti organizzati qualche anno fa al Bruce museum of arts and science di Greenwich (Connecticut) e alla National gallery of Ireland a Dublino, poi raccolti nel catalogo “Love letters - Dutch genre paintings in the age of Vermeer”.

Tra le 55 opere scelte, anche “Ritratto di una coppia”, di Wallerand Vaillant
Tra le 55 opere scelte, anche “Ritratto di una coppia”, di Wallerand Vaillant



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