È Pietro La Bruna il nuovo riferimento di Poste italiane per i filatelisti. Anzi, ad essere precisi, dal punto di vista operativo lo sarà con il 2 gennaio.
Cinquantaduenne, è sposato e ha due figlie, di dieci e tredici anni. È dirigente dal 2005, ma con “precedenti” specializzati. Dal 1998 al 2003, infatti, è stato nell’allora divisione filatelia con l’incarico di responsabile servizio allestimento e distribuzione. Tanto è vero che c’è chi lo ricorda nello staff delle manifestazioni. Poi, il passaggio a mercato privati, con un curriculum che l’ha portato su e giù per lo Stivale: dal 2003 direttore della filiale di Terni, nel 2006 passa a responsabile supporto operativo per l’area Centro (Abruzzo, Lazio e Sardegna), dal 2008 direttore della filiale di Roma Sud, dal 2009 di quella a Cagliari, dal 2011 responsabile dell’area territoriale Nord-Ovest (Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta)…
“La struttura filatelia -spiega in questa intervista a «Vaccari news»- è parte importante ed integrante della funzione mercato privati, il cui responsabile è Pasquale Marchese. Il mondo della filatelia è un mondo straordinario che può e deve rappresentare per Poste un fiore all’occhiello”.
Collezionista? “Sono un collezionista e, udite udite, di francobolli”.
“Per quanto riguarda le linee guida -aggiunge- avrò la necessità di entrare nelle dinamiche attuali cercando, muovendomi sul territorio, di scoprire insieme a tutti gli attori che contribuiscono alla gestione del mondo filatelico le cose da fare”.
Ma “Milanofil” e “Romafil” si faranno? “Per quanto riguarda le iniziative espositive, non posso ancora ipotizzare date e modalità, ma sicuramente rilanceremo un settore importante per il nostro Paese come la filatelia”.