
Da Poste italiane novità nel comparto delle telecomunicazioni. Innanzitutto, passerà da Wind 3 a Vodafone la fornitura dei servizi telefonici di Poste mobile (ora dietro al marchio vi è Postepay, sempre del gruppo). Quest’ultima, infatti, da sempre è un operatore virtuale, che non ha una propria rete ma deve appoggiarsi a quella di un’altra società. E l’ultima gara ha premiato la compagnia del Regno Unito.
La partita attuale, però, si gioca sulla fibra, divenuta ancora più importante con il blocco indotto dal coronavirus. Ed è proprio Postepay ad aver sottoscritto un doppio accordo, uno con Open fiber e l’altro con Tim. Permetterà -spiegano dall’azienda- “di portare ai privati e alle aziende soluzioni avanzate di connettività internet”, ovvero prestazioni in fibra ottica mediante tecnologie a banda ultra larga per ridurre sempre di più le differenze digitali tra le diverse aree del Paese.
