Un sistema con cui orientare i collezionisti di Francia davanti ad una produzione dentellata sempre più generosa ed articolata, con francobolli tradizionali, personalizzati e semi personalizzati, per non citare gli interi postali o ancora altro? Così potrebbe essere interpretata la piccola “φ”, introdotta all’inizio dell’anno con l’emissione a cuore per celebrare la casa di alta moda fondata da Jeanne Lanvin e destinata a caratterizzare tutti i commemorativi.
In realtà, oggi il settore filatelico d’oltralpe riconosce quattro categorie di francobolli (questi ultimi definiti il “carburante” della lettera e, allo stesso tempo, immagine della società che rappresentano), almeno come sono state formalizzate nella “Carta della filatelia”.
La prima è rappresentata dagli ordinari, tradizionalmente rappresentati dalla Marianna. L’immagine è scelta dal presidente della Repubblica e cambia ad ogni mandato.
Poi vi sono i commemorativi, stabiliti per decreto ministeriale dopo il parere della Commission des programmes philatéliques. “Rendono -si legge nel documento- un omaggio nazionale alle personalità francesi o straniere, commemorano i grandi avvenimenti e celebrano il patrimonio”. In genere sono prodotti in calcografia ed hanno dentellatura, valore nominale e gomma, anche se, “su domanda in particolare dell’istituzione” coinvolta, possono essere prodotti pure come autoadesivi.
Le similitudini con l’Italia finiscono qui. La terza area è definita “francobolli di scrittura”, ed è pensata per il grande pubblico. Quasi sempre si tratta di cartevalori autoadesive e in libretto, così da mostrarsi pratiche, mentre il nominale è sostituito dall’indicazione della categoria tariffaria per le quali sono destinate. Le tirature sono importanti, e non figurano nel decreto ministeriale. “Vero laboratorio tecnologico”, permettono esperimenti nelle tecniche di stampa, nei formati, nella creatività, nei temi.
Infine vi sono i personalizzati, che per Parigi “contribuiscono alla modernizzazione della filatelia e corrispondono ai nuovi usi”. Il cliente sceglie il soggetto, la tiratura e la diffusione, sia pure rispettando le norme stabilite da La poste. La medesima società “può essa stessa creare propri personalizzati”.