Chissà in quanti, anche questa volta, riceveranno gli auguri troppo tardi, cioè dopo le feste. Eppure, già nel 1906 si lavorava ad un progetto che, oltre al semplice scopo celebrativo, ne aveva un secondo, di ordine pratico. A Londra -relazionava allora il “Giornale della libreria, della tipografia e delle arti e industrie affini”- venne presentata la proposta di “istituire speciali francobolli per il Natale ed il Capo d’anno i quali francobolli dovrebbero servire per l’affrancatura degli oggetti da spedirsi in qualunque epoca, ma da distribuirsi esclusivamente in occasione del Natale e del Capo d’anno”. Tale idea -ed è qui il principale aspetto innovativo- “tenderebbe a facilitare il lavoro di carteggio e distribuzione della corrispondenza ed anche di altri oggetti affidati alla posta; ed il pubblico stesso potrebbe così essere servito con sua maggiore soddisfazione”. Il progetto, tuttavia, rimase lettera morta. Almeno oltre la Manica. Secondo la tradizione, il primo francobollo che cita il Natale, anche se non in tono augurale, venne emesso dal Canada il 7 dicembre 1898 e costava 2 centesimi. Presenta il pianeta con evidenziati i territori controllati dalla regina Vittoria ed il commento “Possediamo il più grande impero mai esistito”. La stessa immagine venne citata da Ottawa un secolo dopo, il 29 maggio 1998.
Francobolli speciali per le feste. Era il 1906
24 Dic 2008 20:51 - NEWSPAPERS, MAGAZINES AND SITES
Il progetto prevedeva di impiegarli per individuare la corrispondenza augurale e farla giungere in tempo