Bologna riscopre John Fitzgerald Kennedy e la sua articolata esistenza. Fino al 5 maggio sarà possibile visitare la mostra “The Kennedy years”, accolta presso palazzo Belloni, in via de’ Gombruti 13/a.
È il 12 settembre 1953 e a Newport, nello stato di Rhode Island, si celebra un matrimonio importante: quello tra Jacqueline Lee Bouvier e il futuro presidente. Lei ha 24 anni, proviene da una benestante famiglia newyorkese di origine europea e lavora come giornalista al “Washington times”. Lui è un attraente senatore di 35 anni, ha alle spalle genitori altrettanto facoltosi e un futuro impegnativo. Potenti e colti, carismatici e raffinati, in grado di ammaliare le masse con il loro fascino: rappresentano il simbolo del sogno di una nuova era, fatta di cultura e ideali da condividere.
Il percorso espositivo è curato da uno fra i biografi della famiglia, Frédéric Lecomte-Dieu; si avvale della collaborazione prestata dal Jfk museum di Boston. Attraverso sguardi discreti tra pubblico e privato, tra politica e costume, il visitatore viene coinvolto in un viaggio nostalgico ed emozionale, alla riscoperta di un’epoca dominata da trasformazioni sociali messe in risalto grazie alla televisione, in un momento cruciale in cui la storia si fa immagine e l’immagine fa la storia.
È composto principalmente da frammenti impressi su circa quattrocento fotografie provenienti dagli archivi della stirpe, cui si aggiungono alcuni oggetti iconici, tra i quali spiccano la riproduzione del vestito da sposa della moglie e la sedia a dondolo del personaggio, nonché gli articoli pubblicati allora da “Il resto del carlino”. Per gli appassionati è possibile leggere alcune corrispondenze, scritte e autografate dai due protagonisti.