Anche la Grecia ricorda El Greco. E non poteva essere altrimenti, perché l’artista -lo identifica il soprannome- adesso sarebbe cittadino ellenico. Domìnikos Theotokòpulos, come si chiamava davvero, nacque nel 1541 a Candia (ora Herakleio, isola di Creta), durante la dominazione di Venezia. Studiò pittura ed i classici; all’inizio della sua carriera si concentrò sulle icone, seguendo la locale scuola post bizantina, che rifletteva le influenze del Rinascimento italiano. Nel 1567 la decisione: l’arrivo nella Serenissima e l’avvicinamento a Tiziano. Tra il 1570 ed il 1577 si fermò a Roma, spostandosi poi oltre i Pirenei per lavorare al palazzo di El Escorial. Fu però a Toledo dove diede il meglio di sé, definendo uno stile inconfondibile che miscelava influenze orientali, rinascimentali e manieriste. Morì nella città spagnola lungo il 1614: cinque secoli fa precisi, da qui l’idea dell’emissione. Emissione, al debutto oggi, che si compone di un foglietto contenente due francobolli, da 1,00 ed 1,50 euro. Vi ha operato Anthoula Lygka prendendo spunto dall’olio e tempera su legno “La deposizione di Cristo”, risalente al 1568-1579.
Grecia - L’omaggio a Domìnikos Theotokòpulos
10 Set 2014 13:03 - FROM ABROAD
Più noto come El Greco, morì cinque secoli fa. L’emissione, uscita oggi, propone un olio e tempera su legno, “La deposizione di Cristo”