“In conformità agli strumenti urbanistici, la proprietà dell’hotel Post ha inoltrato già nel 2012 un progetto di demo-ricostruzione”, spiega il sindaco di Dobbiaco (Bolzano) Guido Bocher, sollecitato da “Vaccari news” in merito alla petizione (news precedente) che si oppone al progetto di abbattere l’immobile. Si prevede di spostare lo stabile verso nord di sei metri e verso ovest di quattro e mezzo, “al fine di ampliare la piazza e di conferire maggiore centralità alla nostra bella chiesa barocca con il suo campanile”. “È stata cura dell’Amministrazione comunale fin dall’inizio di assicurarsi la più qualificata consulenza per la valutazione del progetto sotto l’aspetto estetico e geologico-statico”. Esso “è stato sempre seguito e valutato (oltre che ovviamente dalla commissione edilizia comunale in cui il delegato provinciale è un architetto) dalla ripartizione beni architettonici ed artistici e dal Comitato provinciale per la cultura ed il paesaggio (massimo organo di consulenza in materia insediato dalla Provincia di Bolzano e costituto a spettro internazionale: un architetto svizzero, una austriaca ed uno italiano)”. Il Comitato, dopo aver valutato negativamente un primo prospetto, “ha provveduto nei successivi esami del medesimo ad apportare numerose modifiche, fino alla ultima valutazione di quest’anno in cui si ritiene esso abbia raggiunto la forma austera auspicata, adeguata al ruolo centrale svolto dal volume all’interno della piazza. Parimenti si è rivolta una particolare attenzione all’aspetto geo-statico con la chiamata a consulenza di tre ingegneri esterni”: uno in rappresentanza del Comune, uno della ripartizione beni architettonici e culturali, uno indicato dalla committenza. “Riassumendo, hanno redatto e valutato il progetto ben sette architetti e tre ingegneri”.
Hotel Post/2 Le spiegazioni del sindaco
13 Dic 2017 10:20 - NEWS FROM ITALY
“Hanno redatto e valutato il progetto ben sette architetti e tre ingegneri”, dice il primo cittadino di Dobbiaco, Guido Bocher, commentando la petizione contraria ad abbattere lo storico edificio