Tra portalettere e cani, si sa, non è mai corso buon… sangue. E il difficile rapporto è oggetto persino di vignette, gag e giochi. Ma il problema è serio. Non è un caso se il Regno Unito ha varato la prima settimana di sensibilizzazione, sapendo che vengono serviti 29 milioni di uffici e case. L’obiettivo -spiega una nota- è informare sugli attacchi ai postini e fare appello ai padroni affinché mantengano il controllo dei loro pupilli. Per evitare contestazioni, l’iniziativa vede coinvolta la Communication workers union, il department for Environment, food & rural affairs ed una serie di sodalizi come Blue cross, Dogs trust, National dog warden association e Wood green. Giusto per avere un’idea, dall’aprile del 2011 sono stati registrati 5.500 casi, alcuni dei quali hanno provocato lesioni invalidanti permanenti; all’azienda sono costati 4.100 giornate di lavoro. Il numero degli eventi, di solito, si infittisce durante le vacanze scolastiche e comunque nei mesi estivi, quando la famiglia è a casa ed i quattro zampe vengono lasciati liberi, nel giardino o addirittura in strada. A livello statistico, negli ultimi due anni gli incidenti sono diminuiti del ventiquattro per cento, ma il fenomeno rimane ancora importante, e non è accettabile. Un aiuto è dato da uno speciale mollettone (90mila quelli distribuiti) che assiste il fattorino se deve infilare le lettere nella cassetta, salvandogli le dita. Tra le iniziative previste, un dipendente già attaccato farà il solito giro accompagnato dal sottosegretario del department for Environment, food & rural affairs, Rupert de Mauley; altri colleghi porteranno le proprie esperienze; un manifesto con i suggerimenti è stato affisso negli edifici postali; Dogs trust e Wood green stanno sviluppando l’argomento attraverso Facebook. Al tempo stesso, si sollecita l’aggiornamento legislativo in Inghilterra e Galles; Scozia ed Irlanda del Nord si sono già adeguate. “È evidente che la maggior parte dei cani non è intrinsecamente pericolosa, tuttavia, anche l’animale più placido può essere incline ad attaccare se sente che il suo territorio viene minacciato”, ha detto il responsabile per salute, sicurezza e benessere di Royal mail group, Shaun Davis. “La nostra priorità come datore di lavoro è garantire l’incolumità del personale, che fornisce un servizio prezioso ai nostri clienti”.
