Dopo i postamat presso gli uffici postali che non l’avevano ancora, quelli nei comuni in cui non vi è nemmeno un ufficio postale. Prosegue, dunque, la “manovra” di Poste italiane per essere presente laddove altre realtà hanno deciso di fare le valigie.
È notizia di oggi l’installazione di apparecchi in provincia di Bergamo, per la precisione a Cassiglio e Piazzolo, i primi due centri dei 254 con meno di cinquemila abitanti che ne beneficeranno. Detti terminali non murati già sono stati visti in altre situazioni, ad esempio nel terremotato paese di Sant’Agostino (Ferrara).
Le installazioni -viene ricordato dalla sede- “sono parte di un più ampio progetto che ha l’obiettivo di soddisfare al meglio le esigenze delle comunità locali” come promesso nei dieci impegni sottoscritti il 26 novembre scorso dall’amministratore delegato Matteo Del Fante.
Disponibili sette giorni su sette ed in funzione ventiquattro ore su ventiquattro, gli atm consentono di prelevare denaro contante, interrogare il conto su saldo e lista dei movimenti, ricaricare telefoni e carte “Postepay”, pagare le principali utenze e i bollettini di ccp. Possono essere utilizzati dai correntisti del Bancoposta che hanno una “Postamat-Maestro”, dai titolari di carte di credito appartenenti ai maggiori circuiti internazionali, dai possessori di “Postepay”.
Gli sportelli automatici hanno monitor digitale ad elevata luminosità e dispositivi di sicurezza innovativi, tra i quali un accorgimento capace di prevenire la clonazione delle stesse carte e un sistema di macchiatura delle banconote in caso di fatti violenti.