L’“Anno internazionale dei suoli” raccontato da un Paese il cui suolo è molto particolare, l’Islanda. La quale, il 10 settembre (localmente, “Giornata del francobollo”), ha emesso un foglietto celebrativo. Porta il nome di Örn Smári Gíslason e contiene due dentelli per spedire, nei rapporti interni, altrettante missive contenute nei cinquecento grammi (servizio che ora necessita di 255 corone). Le superfici sono minacciate dalle città che crescono, dalla deforestazione, dai metodi di sfruttamento che risultano insostenibili, viene spiegato. Il quoziente di erosione incide sulla possibilità per le future generazioni di coltivare la terra. Il principale obiettivo dell’iniziativa planetaria è informare e sensibilizzare sull’importanza di mantenere il suolo in salute e promuoverne l’impiego durevole. Lo Stato nordico è fra quelli che, oramai, ha perso la maggior parte del proprio a causa di politiche dimostratesi inadeguate nel lungo termine.
I suoli visti dall’Islanda
14 Set 2015 14:02 - FROM ABROAD
Un foglietto dedicato all’“Anno internazionale” testimonia un dato di fatto: il Paese nordico ha perso la maggior parte del suo terreno a causa di politiche non sostenibili