“Al solo sentir parlare dell’occupazione tedesca dell’Egeo il collezionista si inquieta e viene subito assalito dai dubbi”. La “posta insulare” “non è un settore più difficile di altri, è però vero che è meno conosciuto”. Così annota nell’introduzione uno dei due autori, Paolo Bonadei. Dal canto suo, il secondo, Antonello Cerruti, ricorda “la presenza sul mercato di tanti francobolli falsi avallati dalla scarsa conoscenza di queste sovrastampe «Inselpost» la cui verifica è resa complicata ed insicura dalla scarsezza di materiale di confronto e, soprattutto, dall’assenza di letteratura certa e dettagliata cui potersi riferire e con la quale migliorare la cultura dei collezionisti e degli esperti”.
Da queste ed altre valutazioni, ecco lo studio intitolato appunto “Inselpost”, organizzato in 204 pagine con immagini a colori e dal costo di 100,00 euro. Volendo, si aggiunge la traduzione in inglese dei testi (72 pagine, 20,00 euro).
Protagoniste sono le emissioni adattate dalla Germania nel 1944 per affrancare la corrispondenza dei propri soldati nelle isole italiane dell’Egeo occupate. L’attenzione è sia su tali buoni, tra tirature diverse, prove e saggi, sia sulla relativa storia postale, esaminando quanto noto anche come annulli, censure, falsificazioni.