È già polemica sull’emissione del 2 agosto, di cui ieri è stato confermato il giorno di uscita. Riguarda la serie “Il patrimonio artistico e culturale italiano”, questa volta inerente il complesso monumentale di Santa Sofia a Benevento, l’area archeologica di Alba Fucens (L’Aquila), le mura rinascimentali di Lucca, la cattedrale di Nardò (Lecce) e la mole Antonelliana di Torino. I dubbi, certo, non riguardano i soggetti scelti, sicuramente tutti meritevoli di una celebrazione dentellata, ma la data scelta per il debutto.
Il caso del capoluogo piemontese è eclatante, ma non è il solo. L’omaggio al simbolo della metropoli dovrebbe cominciare la sua vita a città deserta: un controsenso! Anche in Comune la pensano così: hanno fatto rilevare, infatti, che sarebbe “una assoluta follia” programmare qualsiasi cosa in quei giorni. Meglio sarebbe anticipare l’appuntamento. Dall’8 al 16 giugno, ad esempio, l’Unione filatelica subalpina festeggerà il proprio secolo di esistenza, fra l’altro con una mostra in piazza Castello, presso la sede della Regione: un’occasione significativa. O, se i tempi produttivi non lo consentissero, potrebbe andare bene anche settembre.
Da Poste italiane -almeno per il momento- ai proponenti è stata espressa una sola considerazione: la necessità di non spezzare una serie formalmente composta da cinque esemplari.