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editor Fabio Bonacina

27144 news from 8/3/2003

È successo ad Algeri in questi giorni: la struttura è stata attaccata e incendiata, ma la riproduzione della carta valore rimane intatta e, alla visita del ministro, si fa notare

Il francobollo del 1970…
Il francobollo del 1970…

La struttura culturale depredata e incendiata, il ministro alla Cultura che vi si reca per una visita di circostanza e, nella foto diffusa, sbuca la gigantografia di un francobollo.

È successo in Algeria, in questi giorni al centro dell’attenzione per le proteste contro la quinta candidatura (in seguito ritirata) del presidente uscente, Abdelaziz Bouteflika, e per la richiesta di un effettivo rinnovamento al vertice.

Durante una delle manifestazioni -spiega il giornalista locale Med Achour Ali Ahmed- alcune persone hanno assaltato il Museo nazionale delle antichità e delle arti islamiche presente nella capitale, il cui materiale è stato spesso impiegato per caratterizzare i francobolli nazionali. Sono scomparsi (e poi ritrovati) sciabole, spade, fucili risalenti al periodo ottomano e alla prima resistenza contro l’occupazione francese; quindi, gli sconosciuti hanno appiccato il fuoco a parte dei locali.

La visita del rappresentante governativo, Azeddine Mihoubi, è stata immortalata dai fotografi. Alla sua destra, sui muri anneriti dalle fiamme, spicca il richiamo allo 0,40 dinari realizzato da Mohamed Temmam ed emesso il 27 giugno 1970: riproduce un’arma del XVIII secolo.

…e la sua riproduzione ingigantita su una parete del Museo nazionale delle antichità e delle arti islamiche di Algeri dopo l’attacco e l’incendio. Al centro, il ministro alla Cultura Azeddine Mihoubi
…e la sua riproduzione ingigantita su una parete del Museo nazionale delle antichità e delle arti islamiche di Algeri dopo l’attacco e l’incendio. Al centro, il ministro alla Cultura Azeddine Mihoubi



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