Regno Unito sempre in cronaca per via della “Brexit”, e sorge la domanda: chissà sei poi, una volta raggiunto l’obiettivo (se mai verrà raggiunto), la parte che sostiene tale scelta otterrà una sottolineatura postale. Alla stregua di quando il Paese entrò nelle allora Comunità Europee e Londra, il 3 gennaio 1973, emise una serie da 3 e 5 pence (in quest’ultimo caso, di due colori diversi). Sinora, a tale richiesta Royal mail ha risposto negativamente, tanto che sul web sono sfilati diversi “francobolli” capaci di ironizzare sulla situazione.
Insomma, per ora si procede come se nulla fosse ed anche l’edizione 2019 del maneggevole catalogo “Collect british stamps” firmato dalla Stanley Gibbons non offre in argomento sorprese. Nelle 356 pagine con immagini a colori (oltre la Manica viene venduto a 17,95 sterline), repertoria quanto esiste di ufficiale, dalle produzioni con la regina Vittoria fino alla festa dentellata per i settant’anni del principe di Galles, sei esemplari in foglietto del 14 novembre scorso. Si aggiungono altri capitoli, fra cui quelli per le tirature regionali e per i “Post & go”.