Albano Parini ce l’ha fatta: dopo anni di ricerche è riuscito ad illustrare il suo “Studio e catalogazione delle affrancature meccaniche del Regno”, realizzato grazie all’Associazione filatelica numismatica bolognese (536 pagine, 45,00 euro).
Con un vantaggio rispetto a lavori precedenti: non ci si sofferma soltanto sugli elenchi ufficiali, ma il confronto è con le impronte effettivamente rinvenute, molte delle quali (più di 3.700) riprodotte. Pur sapendo che sarà impossibile raggiungere la completezza. “Già altri –ammette il massimo esperto italiano di meccanofilia, Nino Barberis- avevano iniziato un’impresa del genere, ma o avevano desistito subito oppure si erano limitati ad una copertura parziale, per poche province”.
Si scopre così un mondo introdotto in Italia nel 1927 ed oggi in grado di accontentare sia gli appassionati di storia postale che i tematici. Senza naturalmente dimenticare, e Parini è fra questi, coloro che si concentrano sul tipo di macchina e la sua evoluzione, anche tecnica, nel tempo.