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Il bis di Tito Livio
26 Apr 2017 16:37 - ITALIAN ISSUES
Già ricordato il 13 dicembre 1941 nel bimillenario della nascita, presto lo sarà nell’analogo giro di boa inerente alla morte. Il francobollo da 95 centesimi arriverà il 2 maggio

Così ora…
Così ora…

Il 13 dicembre 1941 -in pieno conflitto- quattro cartevalori per il bimillenario della nascita; il prossimo 2 maggio quella per l’analogo giro di boa inerente alla morte. Entrambi i titoli riguardano Tito Livio.

La prima serie, tagli da 20+10 centesimi, 30+15, 50+25 e 125+100, accoglie due scene di combattimento; insieme alle frasi latine -annotò il critico d’arte Federico Zeri in “I francobolli italiani”- suonano a sostegno della guerra, “giusta per coloro ai quali è necessaria”, condotta “perché nel mondo intero non vi sia una dominazione ingiusta”.

Il prossimo tributo, al costo di 0,95 euro, propone (vi ha lavorato Luca Vangelli) il busto del commemorato, realizzato da Lorenzo Larese Moretti (1807-1885) e custodito a palazzo Loredan in Venezia; si aggiunge il plastico del foro di Augusto, dovuto ad Italo Gismondi (1887-1974) ed esposto nel complesso archeologico dei mercati di Traiano a Roma. Il dentello, autoadesivo, conta su seicentomila unità organizzate in fogli da ventotto. L’annullo fdc verrà impiegato al Padova Centro.

Fu uno dei massimi storici dell’Antica Roma, nacque e morì appunto a Padova, spiega nel bollettino illustrativo il direttore del Centro interdipartimentale di ricerca studi liviani (Università degli studi di Padova) Maria Veronese (un secondo intervento è dell’Istituto veneto di scienze, lettere ed arti di Venezia). Di lui si sa poco; trascorse certamente gli anni della formazione nella città veneta, prospero centro culturale ed economico, all’epoca tra i più floridi della Gallia cisalpina. Com’era costume, completò gli studi nella capitale, dove rimase a lungo ed entrò in contatto con Augusto, facendo ritorno nei luoghi natali solo in età avanzata. Il suo nome è indissolubilmente legato agli “Ab urbe condita libri”, con cui raccontò la storia di Roma cominciando dalle origini mitiche ed arrivando all’età contemporanea (probabilmente il 9 avanti Cristo). Il risultato fu un’opera di dimensioni monumentali, che raccontava più di sette secoli in 142 tomi (oggi ne rimangono 35) ed ebbe molta fortuna.

…e così nel 1941
…e così nel 1941



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