Forse, le poste dei Paesi Bassi non avrebbero pensato di finire nell’occhio del ciclone per una serie di francobolli dedicati al caffè. Ma è accaduto: i due tagli emessi il 3 giugno e dedicati ai 250 anni della Douwe Egberts sono ora contestati dagli utenti. Tanto che la Koffiecoalitie, organizzazione che compra e vende a prezzi maggiori per quanti vogliono sostenere il mercato equo e solidale, ha persino realizzato una etichetta di protesta, chiedendo ai suoi sostenitori di usarla a fianco delle cartevalori, in modo da “dimostrare agli altri che non c’è nessuna ragione di festeggiare”. “La compagnia- ribattono alle poste- è diventata una azienda importante nel settore del te e del caffè”, dunque una “ragione sufficiente” per commemorare l’anniversario. “La Douwe Egbert- aggiunge l’esperto di «guerra postale» Jan Heijs- è una ben nota società che acquista a prezzi bassi. Prezzi possibili per i salari minimi, il lavoro dei bambini e così via”. Al lato opposto c’è invece Koffiecoalitie, presente con la marca Max Havelaar. Max Havelaar è uno scrittore olandese che, con un romanzo, protestò per i metodi disumani attraverso i quali la pianta veniva coltivata nelle colonie. “Chiediamo- precisano da Koffiecoalitie- che la Douwe Egbert, la più grande marca del settore nei Paesi Bassi- introduca la responsabilità sociale nei suoi rapporti con i piantatori”. Oggi Koffiecoalitie, dopo un lungo boicottaggio da parte di Douwe Egberts, ha il 3% del mercato. I dentelli ufficiali hanno una curiosità in più: strofinandoli, esalano l’inconfondibile aroma della bevanda. Dunque, come le emissioni di Brasile del 2001 e di Nuova Caledonia dell’anno successivo.
Il commercio equo e solidale boicotta le poste olandesi
27 Giu 2003 11:36 - FROM ABROAD