Ultima delle serie che lo Smom ha posto in calendario per il 23 aprile. Riguarda il percorso a più tappe “Il disegno nell’arte”. Tirato in seimila esemplari per soggetto (i fogli sono da nove), il titolo riguarda quattro lavori firmati da altrettanti autori e conservati presso gli Uffizi. Lo 0,95 cita “Veduta di Venezia” di Francesco Guardi (1712-1793), specializzato nella rappresentazione della città lagunare, che non lasciò mai. L’1,00 concerne “Studio di alberi 1309E” del bolognese Annibale Carracci (1560-1609): con il fratello Agostino ed il cugino Ludovico, anch’essi pittori, diede vita ad una scuola chiamata Accademia degli incamminati; promuoveva l’imitazione della realtà e lo studio delle opere dei maestri del Rinascimento in modo nuovo, privo delle formule del Manierismo. A Roma, verso la fine del 1595, elaborò un nuovo tipo di paesaggio, che divenne genere autonomo e non più semplice elemento di sfondo. Con il taglio da 2,00 ed il “Tempietto di San Pietro in Montorio” si ricorda Federico Barocci (1535 circa - 1612), di Urbino. Considerato uno dei precursori del Barocco, aderì alla Controriforma ed alle sue indicazioni circa i soggetti sacri, accordando i dettagli della quotidianità con le celebrazioni auliche. Infine, ecco il 2,85 per “Gruppo di figure cubiche”, dovuto al genovese Luca Cambiaso (1527-1585). Di formazione classica, si orientò verso una semplificazione geometrica. Nei disegni preparatori talvolta rappresenta le figure con un susseguirsi di linee spezzate che definiscono i volumi, assumendo il cubo come elemento fondamentale ed evitando l’inserimento di dettagli fisici.
Il disegno in Italia
17 Apr 2018 17:23 - SMOM
Le Poste melitensi citano, attraverso quattro opere, altrettanti autori. Sono Francesco Guardi, Annibale Carracci, Federico Barocci, Luca Cambiaso