Nuovo anno, ennesima ristrutturazione amministrativa delle Province ancora una volta arenata. Però, l’esigenza di Poste italiane di snellire la propria organizzazione interna rimane. Preso atto che il progetto di accorpamento messo a punto oltre quattro anni fa non ha dato tutti i frutti sperati, l’azienda torna sull’argomento con una nuova proposta. Perlomeno in parte, coinvolge sedi che sarebbero dovute sparire da tempo. Ora, tuttavia, non si parla più di una filiale che ne accorpa un’altra, ma di un’impostazione più blanda. Ossia, di filiali polo e filiali satellite. Da febbraio, si comincerà con le risorse umane, ma la strada appare tracciata; sull’argomento, Lecco e Sondrio dovrebbero essere rilevate da Como. Lo stesso accadrà a Belluno (sarà associata a Treviso), Genova 2 e La Spezia (Genova 1), Fermo ed Ascoli Piceno (Macerata), Terni (Perugia), Chieti (Pescara), Sala Consilina (Salerno), Brindisi (Taranto), Catania 2 (Catania 1). Se tutto andrà come auspicato dalla società, il processo dovrebbe completarsi in due mesi.
Il nuovo approccio con le filiali
16 Gen 2013 22:29 - NEWS FROM ITALY
In due mesi da febbraio, dodici strutture passeranno sotto altre nove ritenute maggiori. Per ora, si comincia con le risorse umane