Il postino continuerà a passare sei giorni su sette, nelle case dei cittadini di Francia, per consegnare loro lettere, pacchi, giornali, riviste e in alcuni casi pasti o farmaci. Ricordando che la distribuzione a sei giorni è sancita dalla legge. La Poste, quindi, nega formalmente l’abolizione del giro quotidiano. È quanto annuncia l’operatore, smentendo voci di tagli riprese anche in Italia.
Tutto è nato da sperimentazioni interne all’azienda: consistono -spiegano dalla sede- nell’adattare il turno dei portalettere in funzione della natura e dell’urgenza dei vari servizi da erogare, “senza conseguenze per i clienti o per l’occupazione” degli incaricati.
L’attuale organizzazione risale a un periodo in cui la posta “J+1” (cioè che prevede il recapito nel giorno successivo a quello di spedizione) rappresentava la maggioranza delle spedizioni, cosa che oggi non è più così, essendo scesa all’1,5% del totale. Non a caso, da Capodanno è stato eliminato il prioritario cartaceo, rappresentato dalla lettera “rossa”.
Insomma, ogni postino avrà sempre il suo solito compito assegnato; non si tratta di ridurre il numero dei passaggi o del personale. Qualsiasi modifica sarà effettuata consultando i lavoratori e i sindacati.