“Legare il salario variabile alle performance aziendali e rafforzare le relazioni industriali territoriali rappresentano punti centrali della strategia”. È così che l’amministratore delegato di Poste italiane, Massimo Sarmi, commenta il nuovo accordo sul premio di produttività rivolto al personale non dirigente, sottoscritto dalla società con i sindacati Slc-Cgil, Slp-Cisl, Uilpost, Failp Sailp ed Ugl. L’intesa prevede fra l’altro un sistema che apprezzi il miglioramento dei livelli di efficienza e di presenza in servizio del personale. Poste italiane ed organizzazioni dei lavoratori sviluppano così il documento sottoscritto nel 2004, quando è stato delineato il nuovo approccio. “I risultati dell'intesa raggiunta lo scorso anno con le organizzazioni sindacali -aggiunge Sarmi- confermano la positività delle scelte effettuate”. L’impostazione “ha legato il conseguimento di una parte di premio al raggiungimento di specifici obiettivi individuati in ambito regionale. Grazie anche a questa innovazione Poste italiane ha registrato nel 2004 un netto miglioramento sia in termini di redditività sia in termini di produttività individuale”.
Il premio di produttività? Legato ai risultati di Poste italiane
25 Giu 2005 00:00 - NEWS FROM ITALY