Anche la “business unit philately” scopre il bilinguismo. Non quello di facciata imposto dal marketing, ma quello previsto dall’articolo 6 della Costituzione, secondo il quale “La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche”. Così, nel periodico aggiornamento del programma per le nuove emissioni, viene adottata la corretta indicazione per due francobolli, aggiungendo al nome in italiano quello in tedesco. Il 60 centesimi inserito nella serie “Regioni d’Italia” del 16 marzo è ora definito “Trentino-Alto Adige – Südtirol” mentre l’analogo taglio turistico in calendario il 13 aprile riguarda ora “Brunico-Bruneck”. La serie dedicata alle Regioni, il 13 agosto 2004 salutata dalla “Padania” con il commento in prima pagina “Tempo di federalismo anche per la filatelia”, nel passato ha subito almeno altre due cadute di rilievo costituzionale: sia per l’Emilia-Romagna che per il Friuli-Venezia Giulia è stato dimenticato il trattino, volto a sottolineare l’esistenza di due diverse comunità. La prima incongruenza fu segnalata addirittura da Carlo Giovanardi, all’epoca ministro per i Rapporti con il Parlamento. Quanto al resto del programma, poche le altre modifiche introdotte, la principale delle quali riguarda l’omaggio ai Trattati di Roma. I francobolli passano infatti da uno a due: accanto al 60 è stato aggiunto un 65 centesimi, entrambi disponibili dal 25 marzo. Scende infine a 0,60 euro in luogo di 0,85 il tributo alla Fiat “500” del 4 luglio.
Il programma italiano? Praticamente “anticostituzionale”
26 Feb 2007 15:32 - ITALIAN ISSUES