Un francobollo al quale il sottosegretario agli Affari esteri, con delega, fra l’altro, alle “politiche generali concernenti le collettività italiane all’estero, la loro integrazione nei suoi vari aspetti e i loro diritti”, Alfredo Mantica tiene parecchio. È dedicato al Museo nazionale dell’emigrazione italiana di Roma (Mei), ormai prossimo all’uscita.
Più di una volta il rappresentante del Governo ha accennato al progetto in pubblico. Ad esempio è accaduto -riporta il quotidiano on-line “Italia chiama Italia” del 15 aprile- quando, parlando della consapevolezza di una storia “fatta di scelte dolorosissime, di spaventose difficoltà, ma anche di grandissimi successi”, annunciava “con emozione” che l’1 giugno “avverrà l’emissione di un francobollo celebrativo della storia dell’emigrazione italiana nel mondo. Un’emozione che discende anche dal fatto che l’emissione filatelica avviene proprio nell’ambito delle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia”.
In base a quel che risulta a “Vaccari news”, per il giorno dell’uscita la Farnesina starebbe organizzando una conferenza stampa ad alto livello, per cui è probabile che l’immagine non sarà disponibile con il consueto anticipo.
Intanto, però, qualcosa si può immaginare, perché il 60 centesimi abbinerà il logo del Mei al quadro di Angiolo Tommasi (1858-1923) intitolato “Gli emigranti”. È un olio su tela risalente al 1896 e grande 262x433 centimetri. Nel dipinto -viene spiegato dalla Galleria nazionale d’arte moderna di Roma, che lo conserva- il tema dell’espatrio oltre oceano “viene descritto in maniera minuta nei gruppi di figure assiepati sul molo in rassegnata attesa dell’imbarco al porto di Livorno”; “è proprio l’eccezionale dimensione a fare del dipinto un’epica e monumentale rappresentazione dell’epopea dell’emigrazione italiana”.
Tirata in due milioni e mezzo di esemplari, la carta valore sarà raccolta in fogli da quindici.
Su argomenti in qualche modo collegati nel tempo sono usciti diversi dentelli. Come l’1,25 lire del 27 ottobre 1932 per il decennale della “Marcia su Roma” con il richiamo agli italiani all’estero, il 30 e il 70 lire del 4 novembre 1964 per il pellegrinaggio a Roma degli ex combattenti residenti all’estero, il 70 lire del 30 giugno 1975 per l’emigrazione italiana nel mondo, il 52 centesimi dell’8 agosto 2002 per gli italiani nel mondo e il 62 centesimi del 3 aprile 2006 per il primo voto dei cittadini all’estero.